Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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27 Novembre 2016, Vicopisano (PI) - 58° marcia del Trofeo
35°MARCIA DELLE SBARRE - 7° TROFEO CSC ARREDAMENTI
di Maria Luisa Tognelli

Domenica 27 novembre siamo tornati, dopo qualche anno di assenza, a Vicopisano (punto logistico il Circolo “Ortaccio”) per la “35° Marcia delle Sbarre - 7° Trofeo SCS Arredamenti”, quindi non con lo storico Gruppo locale, bensì con il Gruppo Podistico Le Sbarre, trasferitosi per l’occasione in questo paese dall’atmosfera estremamente suggestiva che sorge tra il Monte Pisano ed il Canale Imperiale proprio dove il Serezza, uno dei rami del Serchio, si gettava nell’Arno. Vico Pisano ebbe un castello di cui si conservano ancora notevoli tracce; da esso si controllava tutta la valle dell’Arno. Lucca con Castruccio Castracani cercò di sottomettere Vico, ma, particolare che ci fa sorridere oggigiorno, si racconta che furono gli abitanti del luogo a cacciare il nemico nientemeno che.....con gli attrezzi agricoli! Amor di patria?! Certo poi Vico passò sotto Firenze e fu allora che il Brunelleschi apportò modifiche alle fortificazioni. Ma qui mi fermo perché la penna.... avanzerebbe! Spero solo di aver suscitato la curiosità ed il desiderio di visitare questo interessante e particolare paese. Arrivati a Vico di buon mattino, ore 7,00 circa, le auto avevano già invaso i parcheggi più vicini e c’è voluto un po’ per poter arrivare al Circolo, già affollatissimo sia all’interno che all’esterno. Il tempo è caratterizzato dalla umidità, la nebbia che troveremo durante il cammino ce lo dimostra. Aspettiamo con ansia i cartellini memori dei bei percorsi di un tempo ed appena ne siamo in possesso, ecco che ci avviamo avanzando, lasciando sulla destra la sobria Pieve di Santa Maria, romanica con l’interno a tre navate, stranamente rivolta verso oriente. Siamo tutti insieme, podisti della 2, della 5, della 12 e 19 km., così arriviamo ad una strettoia di un sentiero in salita ed è un putiferio.... una lunghissima fila da far paura; in effetti bastava “diluirsi” e non ci sarebbero stati problemi.... anzi direi che probabilmente gli organizzatori, nuovi per il territorio da gestire, non hanno pensato la cosa più semplice, indirizzare i podisti della 2 e della 5 su un altro tracciato, ma si sa, “a tutti i poeti manca un verso“, l’anno prossimo non incorreranno in questo errore. Bene, superata la strettoia si scende verso il piano dove avviene la separazione dei vari percorsi: la 2 e la 5 a sinistra, le altre proseguono a destra percorrendo un lungo tratto pianeggiante al termine del quale iniziano sulla destra una salita che le porterà all’Azienda Agricola “La Ciliegia” dove è allestito un ristoro. Qui la 12 continua verso Campo dei Lupi, mentre la 19 scende a sinistra verso La Panieretta. Purtroppo la nebbia impedisce di ammirare i panorami attorno. Successivamente le due marce più lunghe si riuniscono a Campo dei Lupi per intraprendere una lunga e dura salita che porterà i podisti fino all’intersezione con la sterrata che scende dalla Verruca verso il piano, così’ una lunga ed agile discesa riporta i podisti al Circolo Ortaccio: qui ristoro e grande animazione, eravamo 1800, non regnava certo il silenzio, ma un’allegra confusione.

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