Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

Giorno dopo Natale, 26 dicembre: una giornata umida e brumosa ci accoglie a Pontedera, precisamente a Bellaria Cappuccini dove il Gruppo A.S.D. La Pace ha organizzato la sua manifestazione podistica. “La Pace”, questa parola, usata anzi abusata, mi risuona nella mente come un’utopia, forse la pace non è realmente così? Tutti la invocano, tutti dicono di volerla, ma in realtà essa è sempre più lontana da noi che “guerreggiamo” anche stupidamente, di questo solamente capaci. Mi accorgo di aver divagato, ma son fatta così, non riesco a bendarmi gli occhi neanche di fronte a quello che constato nella mia quotidianità del “dì di festa” dalla quale, caparbia, non riesco a star lontana, ma ora chiudo. Quando arriviamo il parcheggio ben ampio è quasi al completo; evidentemente noi podisti appesantiti dalle cene e pranzi natalizi cerchiamo di “alleggerirci” e siamo ancora più mattinieri. Prima dell’ingresso del Circolo troviamo il banco ben fornito di frutta e verdura ormai sono nostri amici anche i gestori; non sono capace in cuor mio di fare distinzioni sociali, guardo in faccia una persona e sento se mi piace o no, poi verifico ed al “novanta per cento” la mia sensibilità mi dà ragione. So che pochi ormai leggono.... c’è di meglio e per di più alcuni, ma per fortuna pochi di quelli che leggono, spesso lo fanno per criticare o strumentalizzare o per pura malevolenza. A questi pochi (approfitto del fatto che la penna mi sta sfuggendo e desidero iniziare il nuovo anno in tutta tranquillità e voglio togliermi tutti sassolini dalla scarpe) voglio chiarire che ho le mie idee, ovviamente anche sbagliate, ma siccome c’è libertà di pensiero e di parola e nel libro delle idee non è stata ancora scritta la parola “fine”, non mi troverete mai omologata o servile per convenienza. Tra le altre cose proprio stamani un podista che già si è espresso anche più volte, anche per scritto, sul problema della pericolosità dei luoghi chiusi e superaffollati, è venuto da me a sollevare nuovamente la questione, perché dessi voce alle sue osservazioni. Gli ho risposto che stesse tranquillo dal momento che aveva fatto la sua parte, ma mi ha detto che non era tranquillo per niente, perché non aveva ancora visto alcuna iniziativa al riguardo, non ho potuto far altro che dirgli che ero pienamente d’accordo, mentre pensavo tra me e me che purtroppo si prendono provvedimenti solo dopo che l’incidente o peggio è accaduto. Quanto alla marcia piacevoli tutti i percorsi, anche i “mini” in prossimità degli impianti sportivi in parte lungo la pista rossa e poi lungo una passeggiata su sterrato tra “pillole di Natura vicino a casa”. I podisti dei percorsi più lunghi hanno girato a sinistra salendo su scala e iniziando poi percorsi belli, ma talvolta abbastanza fangosi che li hanno indirizzati verso Montecastello ed in zone boschive e far quindi ritorno su strada asfaltata in leggera salita. All’arrivo ristoro vario, abbondante e adeguatamente servito. Ai Gruppi come premio manufatti artigianali del Paese originario del Gruppo organizzatore della manifestazione.