Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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IMMERSI NEL VERDE DI NUGOLA

di Maria Luisa Tognelli

Siamo giunti alla 45° prova del nostro Trofeo ed oggi, domenica 4 maggio ci ritroviamo a Nugola nell'ampio spiazzo erboso allestito con cura per la manifestazione podistica giunta alla sesta edizione.
E' una giornata meravigliosa e siamo tutti assai desiderosi di tuffarci nel tipico paesaggio toscano, dolce e austero al tempo stesso, ameno e mistico, sereno di per sé e rasserenante.
Partiamo in salita volgendo sulla destra per dirigerci verso la scalinata erbosa che ci porta alla chiesa, quindi eccoci in mezzo alla campagna, una campagna dalle tinte nitide forti e varie, estremamente varie.
Ben presto arriviamo ad un laghetto, in effetti è un invaso, ma ci piace comunque ammirarlo e godere della frescura poiché fa molto caldo e si comincia a sudare abbondantemente (per questo apprezziamo assai i "ristori volanti"); aggiriamo il laghetto e proseguiamo nel bosco dove i profumi si mescolano e le ginestre però stentano a fiorire.
Ci avviamo ora verso Guasticce: se guardiamo verso l'orizzonte notiamo in lontananza le Apuane e le colline che la foschia rende quasi velate. Purtroppo se da una parte la natura rigogliosa e prorompente la fa da padrona, dall'altro le enormi strutture industriali deturpano indubbiamente l'ambiente; è una forte stonatura che ci infastidisce e cerchiamo di ignorarle volgendo altrove lo sguardo.
Sali e scendi, riscendi e sali, siamo in prossimità dell'Oasi dello Spondone dove arriviamo dopo una ripida salita.
Ci accorgiamo subito che qui fervono preparativi per festeggiamenti nuziali; è questa una zona veramente stupenda, direi da fiaba ed il desiderio di tuffarci in uno dei tanti laghetti o distenderci in un bel prato rasato si fa insidioso dal momento che dobbiamo proseguire il nostro cammino. Da Lo Spondone scendiamo per risalire verso Ca' Lo Spelli; un simpatico ciuchino che troviamo in mezzo alla strada ci viene incontro quasi ad accoglierci, anche questa è un'oasi di pace, dove chi può si rifugia per ricaricarsi.
Ancora pochi chilometri immersi nei boschi, in mezzo a campi ora verdi ora lavorati da poco e qua e là oliveti e distese di frumento ancora verde ed altre di erba medica, ogni tanto filari di cipressi "alti e schietti", un ambiente dal quale non vorremmo allontanarci. Ma ecco che Nugola ci appare sempre più vicina, la nostra marcia sta per finire, rimarranno con noi le immagini di luoghi ameni come pochi.