Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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E' TORNATA GALLENO!

di Maria Luisa Tognelli

Sono passate poche ore dalla corsa di Lucca che eccoci già pronti per partecipare alla marcia di Galleno la quale, dopo circa cinque anni di assenza, è tornata a far parte del nostro calendario. Galleno si trova alla confluenza della strada tra Pontedera e Montecatini, subito dopo Staffoli e comprende i colli chiamati Le Cerbaie.
Fin dall'antichità fu un importante nodo stradale tra la Francia e Roma, infatti vi passava la Via Francigena o Romea , di cui ancora oggi possiamo trovare vistose tracce.

Altra curiosità è che Galleno si trova al confine tra due province, quella di Firenze e quella di Lucca ed alcuni abitati fanno parte del Comune di Fucecchio ed altri di quello di Altopascio.
Quattro i percorsi che la "Podistica Galleno" ci ha predisposto (km.2-6-13-21); punto logistico lo spiazzo retrostante la chiesa parrocchiale, proprio allo sbocco della Francigena; invitante la giornata ancora estiva.
Partiamo attraversando il paese per inoltrarci poi nel bosco e giungere a Strinate prima e a Carmignana poi.
Per buona parte il percorso si è snodato attraverso i sentieri nei boschi delle Cerbaie con lievi ondulazioni ed un folto sottobosco assai vario dove spiccano rovi, corbezzoli, rose selvatiche ed eriche ancora vegete e fiorite; il fondo è talvolta sabbioso.
Ogni tanto il bosco lasciava posto ad ampie radure, a prati erbosi dove talvolta pascolavano eleganti cavalli; abbiano notato tra l'altro il Centro Ippico Le Cerbaie. Talvolta prevalevano invece le colture, soprattutto gli oliveti e qua e là sparsi casolari e graziose villette. Siamo quindi passati da località Urbano ed all'ultimo ristoro, prima dell'arrivo, un cavaliere ed alcune damigelle offrivano farro, tipico piatto lucchese. Non tutti però lo abbiamo gustato, perché "beati gli ultimi se i primi....", ma si sa la discrezione spesso scarseggia, per non dire che è quasi inesistente. Comunque che dire.....
Per finire abbiamo attraversato un ombroso tratto della Via Francigena dove tra l'altro abbiamo notato una pietra miliare con il numero XIII; si pensa che indicasse ai viandanti la distanza per giungere all'attraversamento dell'Arno.
Eccoci quindi all'arrivo a dissetarci e rifocillarci.
Ci siamo abbondantemente ossigenati, abbiamo goduto di una natura generosa e varia, ci siamo anche immersi nel passato percorrendo le vie degli antichi pellegrini che andavano "pedibus" come noi: e che vogliamo di più?