Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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XXXVI MARCIAGIRO DELLE COLLINE LIVORNESI

di Maria Luisa Tognelli

Domenica delle Palme, 16 marzo, con la 36° prova delle Tre Province, abbiamo cambiato aria e ci ritroviamo tutti a respirare quella salmastra delle colline alle spalle della città labronica che, a conoscerle bene, non hanno nulla da invidiare ad altre alture della nostra Toscana. Qualcuno, visti i preamboli, con un po' di malignità penserà che sto per iniziare a tessere gli elogi del Marciagiro, giunto ormai alla ragguardevole età di 36 anni, dal momento che si tratta proprio della "mia" marcia, ma voglio rassicurarvi non sarei capace di comportarmi in modo diverso rispetto a quando parlo di altri percorsi. Tuttavia noto con rammarico che, talvolta, leggiamo vere e proprie sviolinate nei confronti di alcuni percorsi, mentre altri vengono snobbati o quasi. Pazienza, ognuno resta sè stesso e chi ha autonomia di pensiero e di giudizio saprà trarne le conclusioni senza imbeccate.....
Punto logistico della manifestazione il Circolo di Collinaia, zona a sud di Livorno; il tempo è accettabile con tendenza alla variabilità, marzo è come sempre un po' pazzo.
Tutti possono parteciparvi poiché ci sono percorsi da 2-6-11-16-25 km. anche se le salite non risparmiano nessuno. In proposito, qualcuno venuto da fuori (per l'esattezza da Ferrara) all'arrivo mi ha confessato che si aspettava un tracciato completamente pianeggiante essendo Livorno una città di mare; ho fatto notare che probabilmente non aveva notato la denominazione della marcia, comunque la sua non era una critica, anzi ha detto di aver apprezzato moltissimo l'entroterra che non pensava così vario ed ameno. All'inizio si parte tutti assieme in direzione della Valle Benedetta; i podisti della più breve deviano quasi subito sulla destra per salire verso la Villa Rodocanacchi e completare l'ampio giro che si conclude all'arrivo.
Ancora un po' di strada e sono i podisti della 6 km. a sganciarsi dal gruppo per affrontare la panoramica via delle Gore, scendere verso lo Stillo (Gore, Stillo, Limoncino, la toponomastica ci fa comprendere spesso il tipo di territorio o le attività un tempo in esso praticate) per terminare con il percorso della 2 km. I marciatori delle tre distanze più lunghe procedono insieme fino al ristoro di Limoncino Alto, al cui bivio la 11 e la 16 procedono insieme mentre la 25 si indirizza verso il romitorio della Sambuca, centro religioso fondato nel 1367 e dove fino al 1668 dimorarono i Gesuati.
Quando quest'ordine fu soppresso il complesso passò in mano a vari privati. La chiesa, i cui affreschi si trovano oggi al Museo Civico, fu restaurata nel 1830 da Michele Tonci come ricordato da una lapide.
Lasciando questo antico eremo oggi pressoché abbandonato nonostante alcuni recenti interventi, risaliamo e l'orizzonte si amplia fino alla marina ed alla città nonostante la foschia. Arrivati alla Valle Benedetta si procede prima scendendo su strada asfaltata e poi, volgendo a sinistra, attraverso sentieri di macchia, giungiamo al Castellarucco (m.273) da cui è possibile ammirare sulla destra anche la catena delle Apuane. Proprio in questa zona avviene il ricongiungimento con i podisti della 16 che provenendo dal Limoncino continuano il loro cammino unitamente ai podisti della 25. Ancora scendendo si giunge a Bellosguardo e quindi allo Stillo. E' poi la volta di Villa Rodocanacchi e dell'agile discesa fino all'arrivo.
I podisti della 11, giunti al Limoncino Basso procedono verso l'arrivo su asfalto intraprendendo poco dopo la breve ma "saporita" salita di via delle Ghiandaie per immettersi successivamente sul tracciato delle altre distanze e ritornare finalmente al punto di partenza. Qui bruschetta e dolci per tutti.
Buona Pasqua e Pasquetta a tutti i marciatori, ma attenti alle sorprese!