Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
Accordo Stato-Regioni
091 del 5 agosto 2014 circa gli eventi sportivi
Per prendere contatti con un gruppo DEU per il servizio di soccorso sanitario, gli organizzatori possono rivolgersi al numero 347/6080273 valendosi di medici abilitati alla rianimazione ed all'uso del defibrillatore a costi calmierati
Convenzione con l'AOUP
per la certificazione agonistica e non
A SAN PROSPERO

di Maria Luisa Tognelli

Ieri 12 nov. il Trofeo delle Tre Province si è dato appuntamento a San Prospero, piccolo centro sulla tosco-romagnola, il primo dopo Navacchio (direzione Cascina) di una lunga teoria di abitati che portano prevalentemente nomi di santi e che si confondono facilmente.
Punto logistico il Circolo Primavera e quattro i percorsi (6-14-16-20 km.).
La giornata è tipicamente novembrina, pioviggina e sembra che tenda a peggiorare, per cui ci viene anche spontaneo pensare ai nostri amici che stanno correndo la Maratona di Livorno.
Attraversata la tosco-romagnola, passando per via Guelfi siamo giunti ben presto alla Pieve di San Casciano che abbiamo ammirato un po' di sfuggita; poi, arrivati all'argine, lo abbiamo percorso fino a Zambra ed abbiamo proseguito verso Caprona su cui si staglia la storica torre citata da Dante che noi podisti ormai ben conosciamo.
Abbiamo costeggiato successivamente lo Zambra avviandoci verso Nicosia prima, Calci poi e, affrontando una discreta salita, verso Montemagno. Non piove più ora, anzi ogni tanto un solicello scialbo cerca di farsi strada tra le nubi e questo ci rincuora in questa breve estate di San Martino.
Tra l'altro abbiamo già salutato i podisti della 14 e 16 km. e ci siamo inerpicati verso la Val Graziosa con deviazione sulla strada assai sassosa che porta verso la Verruca, poi giù in discesa nuovamente verso Montemagno di cui non sto nuovamente a ricordarvi la storia delle contese papali. Nel silenzio domenicale passiamo in mezzo a rigogliosi oliveti carichi dei loro preziosi frutti sotto i quali sono disposte le reti pronte ad accoglierli; stiamo passando ora di fianco alla stupenda Certosa di Calci che spazia maestosa in mezzo alla campagna.
I nostri passi ci riportano lungo lo Zambra, riattraversiamo l'Arno sporco e limaccioso e, lasciato l'argine, fiancheggiamo gli impianti sportivi, e giungiamo a Casciavola: mancano ormai pochi passi all'arrivo.
Percorso complessivamente piacevole e vario.

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