Comitato Interprovinciale Marce Sportive (C.I.M.S.)

 
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LA XXXII "PIANDICOREGLINA"

di Maria Luisa Tognelli

Penultima marcia del nostro calendario nel meraviglioso scenario della verde Garfagnana solcata dal Serchio e dai suoi affluenti Ania e Fegana e circondata da discrete alture che culminano con il Monte Rondinaio (m. 1944), precisamente a Piano di Coreglia dove ci siamo recati domenica 24 giugno, in una giornata nitida e discretamente ventilata.
Punto logistico, come ormai da molti anni, la struttura dello Sky lab con il suo ampio piazzale, la pista da ballo, il bar e quanto occorre per la ristorazione; ma oggi non mancavano neanche le bancarelle con i prodotti dell'apicoltura, con formaggi, salumi vari, farro e legumi, e chi più chi meno ha messo mano al portafoglio ed è tornato a casa ben fornito. Dobbiamo dire che si respira già aria di ferie, di viaggi, di mare e di monti e tutto più che mai è occasione di spensieratezza.

Dopo aver scelto il percorso tra 3-6-12-18-25 km., siamo partiti abbandonando ben presto l'asfalto per entrare in un fresco ed ombroso sentiero che ci ha portati al primo ristoro ed al primo bivio dove abbiamo salutato i podisti dei due tracciati più brevi per intraprendere un erto sentiero verso il paese di Coreglia Antelminelli che, dopo una discreta salita, ci è apparso in tutta la sua storica bellezza con la massiccia torre, diventata campanile della parrocchiale, la chiesa di San Martino e quella di San Michele, costruita sul terrapieno del vecchio fortilizio, cui successivamente fu aggiunta nel XIV sec. la Cappella di San Filippo. Linde e curate nei dettagli lungo le strette stradelle in salita, tutte adornate con vasi di fiori, le abitazioni dei coreglini che certo amano la pace e la bellezza dei loro luoghi che gelosamente custodiscono.
Prima di uscire da una delle porte del paese, un ricco, vario e gustoso ristoro dove ci siamo ben rifocillati scambiando cordialmente quattro chiacchiere con gli amici; abbiamo poi proseguito percorrendo un sentiero fresco ed ombroso lungo il torrente per fare successivamente ritorno a Coreglia senza trascurare però l'ottimo ristoro dei tortelli e non solo. Siamo passati questa volta distanti dal paese e siamo giunti, ammirando sempre i panorami e la ricca flora della zona, nel punto dove la lunga e la 18 km. si incontravano per proseguire con tracciato unificato. Poi una breve sosta per ricordare ancora una volta una caro amico che proprio in questo luogo qualche anno fa ci lasciò per sempre.
Il resto del percorso ormai è tutto in discesa, in parte nel bosco o attraverso campi, per brevi tratti sull'asfalto, con abbondati ristori a base di frutta locale; quasi alla fine il ristoro Gambalesta, detto anche degli alpini, dove molti hanno potuto gustare il "formenton", cioè la polenta, il farro, tipico piatto della zona e di tutto e di più. Peccato che non tutti i podisti siano così discreti da ricordarsi che qualcuno, specie quelli delle lunghe distanze, arriva dopo di loro.... e certamente non dico questo per me, poiché, chi mi conosce lo sa, mi ristoro quasi esclusivamente a liquidi. Poco dopo ancora un paio di chilometri ed eccoci all'arrivo, corroborati dalla bella mattinata e con gli occhi ancora pieni di splendidi paesaggi, di verdi colline, di freschi sentieri, di ombrosi viali, di silenzi, di immensità.